lunedì 29 settembre 2008

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Abbiamo iniziato la correzione del test d'ingresso utilizzando i contenuti del libro di testo. In particolare abbiamo visto gli stati della materia (pag. XXVIII) e le grandezze che si esprimono attraverso un rapporto come pressione e densità (pag. XXII e XXIII).

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Abbiamo visto alcuni strumenti per la comprensione del testo e inziato un esercizio sulla comprensione delle pagine A4 e A5 del testo. L'esercizio va terminato a casa.

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Test d'ingresso.

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Test d'ingresso.

martedì 23 settembre 2008

Earth Overshoot Day 2008

Oggi 23 settembre 2008 è l'Earth Overshoot Day. Non si tratta di una data celebrativa, come quelle che vi segnalo di solito, bensì della misura di un problema.
Questo giorno, che purtroppo cade prima di anno in anno, è la data in cui la popolazione mondiale arriva a consumare una quantità di risorse (energia, legname, fibre, animali, verdure) pari a quelle che il pianeta riesce a rigenerere nel corso dell'intero anno solare. Da questo giorno in poi consumiamo risorse che la biomassa del pianeta non riesce a rinnovare, pertanto andiamo ad intaccare le riserve accumulate nei tre miliardi di anni precedenti. Questa data viene calcolata ogni anno dal Global Footprint Network, l'associazione che misura l'impronta ecologica, cioè il segno che ogni individuo lascia sul pianeta consumando ciò di cui ha bisogno per vivere e producendo rifiuti.

Fino a pochi anni fa l'Earth Overshoot Day non esisteva perchè l'umanità consumava meno risorse di quelle rigenerate dall'ambiente, ancora nel 1960 si consumavano la metà delle risorse rigenerate in un anno e solamente nel 1986 si è arrivati a consumare tutto ciò che l'ambiente riusciva a produrre nell'anno solare. Da quell'anno progressivamente il giorno del pareggio ha inizato ad anticipare, nel 1991 eravamo arrivati al 21 novembre, nel 2005 al 2 ottobre e in soli 3 anni siamo al 23 settembre. Questo significa che quest'anno consumeremo il 40 % in più di quanto l'ambiente può metterci a disposizione.

Global Footprint Network

lunedì 15 settembre 2008

Diversabilità

A proposito del fatto che non si fa mai abbastanza per l'integrazione delle persone diversamente abili vi segnalo un brutto caso di discriminazione. E' avvenuto al Carrefour di Assago ai danni di un bambino autistico di 4 anni. E' la mamma stessa a descriverlo nel suo blog dove pubblica la lettera che ha scritto alla direzione dell'ipermercato. Vi riporto di seguito questa lettera:

Alla CA. Gentile Direzione Carrefour di Assago

Mi chiamo Barbara  e sono la mamma orgogliosa di un bambino autistico di quattro anni.

Nel Vostro sito, leggo della Vostra missione e soprattutto del Vostro impegno nel sociale.
La nostra capacità di integrarci con il territorio in cui siamo presenti, di comunicare con le istituzioni locali e di sostenere progetti sociali e associazioni umanitarie si riscontra attraverso azioni concrete:

• Finanziamento della ricerca contro alcune malattie del XXI secolo
• Sostegno alla giornata nazionale indetta dal Banco   Alimentare per la raccolta di generi alimentari
• Sostegno di iniziative umanitarie di vario tipo”

Lasciatemi dire che oggi nel punto vendita di Assago avete sfiorato la discriminazione punibile per legge.

Era previsto un evento che mio figlio aspettava con ansia: il tour delle auto a grandezza reale del film Cars.

Vestito di tutto punto con la sua maglietta di Cars, comprata DA VOI, oggi l’ho portato, emozionatissimo, ad Assago. Vista la posizione di Saetta, ci siamo avvicinati per fare una foto. Click, click, click, bimbo sorridente a lato della macchina. Avevate previsto un fotografo, sui sessant’anni, sembrava un rassicurante nonno con una digitale da 2000 euro, collegata a un pc dove un quarantacinquenne calvo digitalizzava un volantino carinissimo con le foto dei bimbi di fronte a Saetta, stampate all’interno della griglia di un finto giornale d’auto. Una copertina, insomma, che i bimbi chiedevano a gran voce e avrebbero poi incorniciato in una delle costose cornici in vendita nel Vostro reparto bricolage. Chiaramente, il mio biondino, che purtroppo per la sua malattia non parla (ancora), mi ha fatto capire a gesti che gli sarebbe piaciuto. Per quale ragione non farlo? Semplice, lo avrei capito dopo poco.

Attendo il turno di mio figlio, con estrema pazienza, e senza disturbare nessuno. Ci saranno stati una ventina di bambini, non di più. Non cento, una ventina.

Arriva il turno del mio piccolo, e non appena varca la transenna, resta il tempo di ben DUE SECONDI girato verso il suo idolo a grandezza naturale, invece di fissare l’obiettivo del fotografo. Mi abbasso, senza dar fastidio alcuno, scivolo sotto la corda e da davanti, chiedo a mio figlio di girarsi. Il fotografo comincia ad urlare “Muoviti! Non siamo mica tutti qui ad aspettare te” Mio figlio si gira, ma non abbastanza secondo il “professionista”. Gli chiedo “Per favore, anche se non è proprio dritto, gli faccia lo stesso la foto…” “Ma io non ho mica tempo da perdere sa? Lo porti via! Vattene! Avanti un altro, vattene!” Un bambino a lato urla “Oh, mi sa che quello è scemo” e il vostro Omino del Computer, ridendo “Eh, si! Vattene biondino, non puoi star qui a vita!” Mio figlio, che non è SCEMO, non parla ma capisce tutto, sentendosi urlare dal fotografo, da quello che digitalizzava le immagini e dalla claque che questi due individui hanno sollevato ed aizzato, si mette a piangere, deriso ancora dal fotografo che lo fa scendere dal piedistallo di fortuna che avete improvvisato davanti alla macchina, facendolo pure inciampare. A nulla valgono le imbarazzate scuse della guardia giurata,che poco prima aveva tranquillamente familiarizzato con mio figlio. L’umiliazione che è stata data dai Vostri incaricati, che avrebbero dovuto lavorare con i bambini, a un piccolo di quattro anni che ha la sfortuna di avere una sindrome che poco gli fa avere contatto visivo con il resto del mondo e non lo fa parlare, è stata una cosa lacerante. In lacrime, con il torace scosso dai singhiozzi, umiliato, deriso, leso nella propria dignità di bambino non neurotipico. Una signorina, con la Vostra tshirt, mi si è avvicinata per chiedermi cosa fosse successo. Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.

Son stata talmente male da non riuscire a reagire, ho dovuto uscire all’aria aperta, con il bambino piangente, per prendere fiato dopo tanta umiliazione.

Ho pianto. Dal dolore.

Questo è l’articolo 2 comma 4 della legge 67 del 1 Marzo 2006, a tutela dei soggetti portatori di handicap:

-Sono, altresì, considerati come discriminazioni le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei suoi confronti.

Vorrei sapere come intendete agire, se con una scrollata di spalle come i Vostri dipendenti, di fronte a un trauma che avete fatto subire ad un bambino che già dalla vita è messo ogni giorno a dura prova.

Manderò questa mail in copia alla segreteria dell’onorevole Carfagna, e alla redazione di Striscia la Notizia, oltre a pubblicarla sul mio sito personale.

Tacere non ha senso, e ancora minor senso hanno le umiliazione che io e mio figlio abbiamo subito oggi.

Firma.

giovedì 4 settembre 2008

Dove nel mondo?

La newsletter mensile di Google Earth, The Sightseer propone ogni volta un gioco interessante in cui, a partire da una foto satellitare si deve individuare la natura e la posizione dell'oggetto fotografato. Vi riporto la foto di questo mese:

Where in Google Earth?
In quale parte del mondo si trova questo luogo? Prova a rispondere per primo da questa pagina.

martedì 2 settembre 2008

Adolescenti: istruzioni per l'uso

imageDa stasera su La7 alle 22.30 il reality Adolescenti: istruzioni per l'uso
Pur con la semplificazione della realtà che contraddistingue i reality, il programma affronta il complicato rapporto tra genitori e figli tipico dell'adolescenza.
"Il programma infatti mette al servizio delle famiglie due psicologi life-coach dell’età evolutiva, Giovanna Giuffredi e Luca Stanchieri, che aiuteranno genitori e figli a vivere piccole e grandi difficoltà del quotidiano per poter affrontare al meglio gli sconvolgimenti e le agitazioni che questa età si porta con sè" (www.lifecoachitaly.it).
Lo schema caratteristico delle puntate prevede che all'inizio vengano osservate le dinamiche all'interno della famiglia protagonista, quindi i genitori vengono allontanati all'insaputa del ragazzo che improvvisamente si ritrova uno psicologo al posto dei familiari. Lo specialista coinvolge il ragazzo in una serie di attività divertenti e inaspettate che lo portano a riflettere su se stesso e sul suo comportamento all'interno del nucleo familiare.